Ho sempre pensato che il modo migliore per rendere la matematica interessante è quello di presentarla come se fosse un gioco.
A livelli superiori, specialmente quando la matematica è applicata a problemi concreti, può e deve essere terribilmente seria.
Ma nessuno studente può essere motivato a studiare, ad esempio, la teoria astratta dei gruppi dicendogli che la troverà bella, interessante, o addirittura utile se diventerà un fisico delle particelle elementari.
Sicuramente il miglior modo per tenerlo sveglio è quello di presentargli giochi matematici, puzzles, paradossi (…).
Nessuno dice che un insegnante non debba fare altro che divertire i propri studenti.
Deve esserci un interscambio tra serietà e divertimento: quest’ultimo tiene desto l’interesse, mentre la serietà giustifica il divertimento.
Alla fine, lo studente potrà perfino essere sorpreso della quantità di matematica non banale che ha appreso senza neppure volerlo.