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Africano arrostisce gatto in strada…

1) è palese che il gatto si era suicidato.
2) il “bovero negro obbresso” non voleva mangiarlo, lo stava semplicemente cremando secondo la sua cultura.
3) tutta la vicenda è la solita #feicniusdelueb messa in piedi dai loacker russi pagati da Putin.
4) i comunisti sono furrrrrrrrrbi e non si lasciano fregare così facilmente.

Ecco come si sono “realmente” svolti i fatti secondo la ricostruzione dei compagni accoglioni.
Apparentemente era un giorno come gli altri quando, all’improvviso, una telefonata giunse inaspettata direttamente a Salvini. Un gatto aveva deciso di suicidarsi e pensò bene di avvisare la lega in modo che potessero inscenare una sceneggiata propagandistica in vista delle imminenti elezioni regionali.
L’occasione era troppo ghiotta e non se lo fecero certo sfuggire. Subito partirono le squadracce antinegro alla ricerca di un naufrago/profugo/richiedente asilo/mantenuto aggratisse all inclusive. Così, dopo lunghe e affannose ricerche, finalmente ne trovarono uno disposto a farsi strumentalizzare. La cifra concordata fu di 49 milioni di rubli.
A quel punto venne avvisata una camerata di lungo corso che in passato aveva anche ballato nuda nella pubblica piazza festeggiando così le morti in mare di milioni di miliardi di bambini che non erano stati salvati dalle ONG per colpa dei decreti sicurezza di Salvini, chiedendole di recitare la parte della proprietaria del gatto con il solo fine d’infangare spudoratamente il buon nome dei mikranti, che ricordiamo essere “boveri negri obbressi”, che ci pagano le pensioni.
A quel punto mancava solo la regia, qualcuno suggerì di chiamare Stanley Kubrick ma dopo vari tentativi vennero informati che era deceduto da alcuni anni, così decisero di optare per Gennarino o’ Malamente.
Finalmente tutto era pronto e la sceneggiata prese piede.
Dopo una danza tribale propiziatoria il mikrante, che ricordiamo essere un “bovero negro obbresso”, finse di trucidare il gatto che, nel frattempo, si era suicidato. Successivamente, dopo aver fatto il giro della città annunciando con un megafono ciò che avrebbe fatto, iniziò ad arrostirlo.
Nel frattempo arrivò l’altra attrice che ricordiamo essere una sporca “leghista, fassista, rassista, senofoba, sessita, omofoba” che iniziò a insultare pesantemente il mikrante, che ricordiamo essere un “bovero negro obbresso”, al grido di: “odio tutti i negri”.
Ma era palese che era tutto finto e costruito ad arte, poteva ingannare i creduloni che votano lega ma non certo i comunisti, loro sono furrrrrrrrbi e capirono subito che era tutta una sceneggiata per poter scalzare l’ottimo governo comunista di cui la toscana aveva beneficiato per decenni, per sostituirla con la politica del malaffare e della corruzione.

E per coloro che ancora si ostinano a non voler guardare in faccia la verità, ecco come si sono “realmente” svolti i fatti secondo la ricostruzione dei compagni accoglioni.
Apparentemente era un giorno come gli altri quando un “fasioleghista” che passeggiava in cerca di “negri da frustare a sangue”, vide un gatto e subito gli venne il colpo di genio. Le elezioni regionali erano prossime, quale occasione migliore per fare un po’ di propaganda sulla pelle di un “bovero negro obbresso”?
Passare dall’idea ai fatti fu un attimo. Uccise il gatto senza alcuna pietà e con totale spregio della vita umana, poi telefonò, tutto trafelato, a Salvini.
L’occasione era troppo ghiotta e non se la fecero certo sfuggire. Le squadracce “fasioleghiste” giunsero immediatamente sul luogo del gatticidio, si appostarono ben nascoste e finalmente, dopo alcune ore di spasmodica attesa, passò fischiettando un “bovero negro obbresso” a digiuno da almeno 15 giorni alla settimana che, ignaro di tutta la macchinazione e mosso da umana pietà, decise di onorare la morte del gatto secondo le usanze del suo popolo.
A quel punto venne avvisata una camerata di lungo corso, famosa per aver calpestato a morte un migliaio di partigiani mentre manifestavano pacificamente contro l’oppressione del regime durante il ventennio “fassista” e che in passato aveva anche ballato nuda nella pubblica piazza festeggiando così le morti in mare di milioni di miliardi di bambini che non erano stati salvati dalle ONG per colpa dei decreti sicurezza di Salvini, e che, a seguito di un compenso concordato di “49 miglioni di rubli della lega”, avrebbe dovuto recitare la parte della proprietaria del gatto con il solo fine di infangare spudoratamente il buon nome dei mikranti, che ricordiamo essere “boveri negri obbressi”, che ci pagano le pensioni.
Tutto si stava svolgendo secondo i piani e la sceneggiata prendeva vita.
Dopo una danza tribale propiziatoria il mikrante, che ricordiamo essere un “bovero negro obbresso”, dopo aver fatto il giro della città annunciando con un megafono la prematura dipartita del gatto e invitando la popolazione a partecipare alla cerimonia funebre, torno al luogo dell’eccidio per dare corso alla cremazione vera e propria.
Nel frattempo arrivò l’attrice pagata con soldi sporchi forniti da Putin e che ricordiamo essere una maledetta “leghista, fassista, rassista, senofoba, sessita, omofoba” che inizio a insultare pesantemente il mikrante, che ricordiamo essere un “bovero negro obbresso”, al grido di: “odio tutti i negri”.
Ma era palese che era tutto finto e costruito a tavolino, poteva ingannare i creduloni che votano lega ma non certo i comunisti, loro sono furrrrrrrrbi e capirono subito che era tutta una sceneggiata il cui scopo era scalzare l’ottimo governo comunista di cui la toscana aveva beneficiato per decenni, per sostituirla con la politica del malaffare e della corruzione tipica di “quelli la”.

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