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Referendum russi ed elezioni statunitensi

Verso la fine di settembre del 2022 in quattro province, da sempre appartenenti alla Russia ma successivamente occupate dall’Ucraina, si tenne un referendum sulla possibilità di tornare a essere province russe.
Il referendum avvenne in modo tradizionale, ovvero consegnando schede dove la gente segna il proprio desiderio in modo segreto e poi le code vengono messe nelle urne che verranno poi sigillate e successivamente conteggiate pubblicamente. Osservatori stranieri indipendenti presenti nelle varie zone dorante quel periodo testimoniano l’assoluta regolarità del voto.
Come era logico aspettarsi la maggioranza votò per essere annessi alla Russia.
È bene ricordare che nel Donbass c’era già stato un referendum per l’indipendenza nel 2014, vinto per oltre il 90% dei votanti. Tuttavia l’Ucraina, servile agli ordini NATO, non accettò quel risultato e iniziò a bombardare. I bombardamenti proseguirono per otto anni, sino a quando la Russia, a seguito dei continui accordi mai rispettai da parte ucraina sul cessate il fuoco, decise d’intervenire militarmente per aiutate le popolazioni oppresse dai naziucraini.
La UE, obbedendo agli ordini statunitensi, si affrettò a definire quel referendum una farsa e che non avrebbe accettato l’esito.
Circa un mese dopo negli Stati Uniti si terranno le elezioni di medio termine.
Già le elezioni precedenti erano state costellate di brogli per far vincere il candidato fantoccio dem Biden (per gli amici rimbambiden), tuttavia stavolta si preannuncia una sconfitta epocale. Così sono corsi ai ripari.
L’emergenza pandemia, nonostante fosse una farsa e sia pure terminata da tempo in tutto il mondo, negli USA terminerà, guarda caso, due giorni dopo le prossime elezioni.
Questa farà si che si voterà per posta. È bene ricordare che la vittoria di Biden, nonostante Trump fosse in netto vantaggio, arrivò proprio grazie ai voti postali che ribaltarono la situazione, confermando così i sospetti di brogli.
Per essere ancor più sicuri di poter manipolare le schede a piacere è stata introdotta una nuova modalità di voto. Con la scusa che qualcuno possa sbagliarsi a votare (si vota mettendo un cerchio sul candidato scelto) è ora possibile “cambiare idea” e mettere una croce sul cerchio, fare un nuovo cerchio sull’altro candidato, scrivere yes a fianco e il voto valido sarà quello “corretto”. Ma non basta, per facilitare le operazioni di manipolazione, le schede verranno aperte tutte insieme ma non verranno scrutinate subito, verranno messe in un magazzino a “maturare”. In tal modo sarà semplicissimo per i dem “correggere” i voti sgraditi. La spiegazione che danno i dem per tale cambiamento è che questo garantirà la “correttezza del voto”. Il mondo rappresentato al negativo, dove il bianco diventa nero e viceversa. Del resto la rappresentazione di un mondo di fantasia e la mistificazione della realtà è sempre stata parte integrante della dottrina di sinistra.
Non serve neppure dire che per la UE questo, al contrario di quello russo, infinitamente più corretto, verrà considerato un voto validissimo, oserei dire fin esemplare. Del resto come si potrebbe fare altrimenti? La Russia viene dipinta dalla propaganda di regime come una “feroce dittatura” nelle mani di Putin detto “lo zar”, tipico modo di esprimersi dei sedicenti democratici, affibbiare etichette senza senso ma che fanno presa sui cervellini atrofizzasti dei loro seguaci sempliciotti, mentre invece ci raccontano che in occidente governerebbero le “democrazie” elette dal gregge dei pecoroni.

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